giovedì 17 maggio 2012

Parque la Circasiana

Parco

Situato all'angolo della 10 de Agosto e Colón, questo storico parco forma parte del Palacio de la Circasiana, (Pallazzo Circasiana). Tale storico edificio venne costruito da Manuel Jijón y Larrea alla fine del XIX secolo, fu la prima opera civile neorinascentista di proporzioni monumentali, eretta a Quito. Al lato dell'edificio principale, Jijòn edificò due altri edifici: una libreria dotata di circa 40.000 titoli ed un edificio museo, che sono tutt'ora attivi con le loro funzioni storiche.

Nella decada del 1930, si poteva ammirare la struttura in tutto il suo splendore. L'intera casa era circondata da giardini a disegno, un imponente muro esterno ed una altrettanto imponente porta di entrata ai giardini fatta ad arco, chiamata Puerta de la Circasiana, che ritroviamo oggi come attrattivo nel Parco del Ejido.

Oggi la proprietà è amministrata dal Fondo de Salvamento (Fonsal), che ha convertito la residenza in uno splendido parco adornato da figure mitologiche di unicorni.

Palacio de la Circasiana

Mi sembra importante aggiungere una descrizione più dettagliata del Palazzo della Circasiana, la sua storia e la sua particolarità meritano qualche riga in più.

Nell'attualità il palazzo appartenuto per generazioni alla famiglia dei Conti di Casata Jijòn, è occupata dall' Istituto del Patrimonio Culturale e Archivio Storico della Città di Quito.

La costruzione venne iniziata, come detto, da Don Manuel Jijón Larrea padre dello storiografo, archeologo e politico Don Jacinto Jijón e Caamaño. Il terreno sul quale venne costruita furono acquisiti dai Jijòn dalla comunità indigena di Santa Clara de San Millán nella decade del 1890. Molti dati segnalano la data dell'inizio dei lavori il 1893, pur non avendo mai dichiarata una data ufficiale.

Una volta finito il palazzo venne ribattezzato "La Circasiana" in onore della madre di Jacinto Jijón, che suggerì il nome facendo allusione alla regione della Circasia, in Russia trans-caucasica, da dove si diceva venissero le donne più belle del mondo, così bella come la madre e così bella come il palazzo stesso.

I dati storici dell'edificio riferiscono che i lavori di rimodernamento sono stati iniziati nel 1920 da Francisco Schmidt, architetto tedesco che diresse anche la costruzione del Teatro Nacional Sucre, nel centro storico. Questa seconda tappa costruttiva durò 21 anni. Gli ampliamenti ed i rinnovi aggiunsero due saloni allo spettacolo della grande dimora; quello degli Scudi e quello degli Artigiani, oltre alla seconda pianta del palazzo.

Le donazioni dei conti Jijòn alla citta iniziarono con la monumentale porta di pietra intagliata che faceva da entrata ai giardini del palazzo, conosciuta come Porta la Circasiana. 

Intorno al 1998, la famiglia Jijón decise di donare l'intero immobile al Municipio di Quito; in parte a causa della grande quantità di denaro che rappresentava il suo mantenimento ed in parte perchè da alcuni anni i membri della famiglia non vi risiedevano più, essendo diventato un settore molto trafficato e popolare. 

Finalmente, il municipio donò in comodato d'uso all' Instituto de Patrimonio Cultural (IPC), lo stesso che si incaricherà della sua profonda recuperazione per occuparlo con i propri uffici, esposizioni e biblioteche. 

Il recinto, che conta con una superficie approssimativa di 3.000 metri quadrati, risponde al modello topologico delle ville europee, specie di quelle costruite nella campagna italiana durante il rinascimento. 

La stessa struttura de La Circasiana alberga una ricchezza artistica e patrimoniale invalutabili per il paese. In ogni abitazione ad esempio, i tetti in legno di latón francese ripulito o gesso finemente tagliato e pitturato. Le spettacolari scale di marmo, gli affreschi dipinti alle pareti da Joaquín Pinto e Juan Manosalvas e le tradizionali finestre di stile repubblicano. 

Una casa annessa, datata 1940 venne costruita per accogliere la biblioteca e lo studio privato di Jacinto Jijón y Caamaño, attualmente alberga i documenti dell' Archivo de la Ciudad de Quito. .

I giardini esterni sono adornati da fiori, fontane, figure in marmo denominate le 4 stagioni, oltre ai leoni intagliati in pietra ed ai cavalli realizzati dall'artista ecuadoriano Gonzalo Crow in epoca moderna. Le sculture in marmo sono poste all'entrata occidentale e servivano da benvenuto ai visitanti dell'area sociale del palazzo.

Nonostante il forte valore de La Circasiana l'edificio soffre si un grave deterioramento effetto del tempo e di un progetto di restauro mai finito, che dal 2001 ha lasciato a metà i lavori si risollevamento dei pavimenti, riposizionamento dei soffitti, riapporto murale ed altro. Fortunatamente dal 2008 il Fondo de Salvamento del municipio de Quito (FONSAL) si è fatto carico della opera, nonostante il ritardo su lavori che avrebbero dovuto finire nel 2009, la ristrutturazione prosegue il suo cammino.

Lamentevolmente il palazzo è stato convertito in sede di uffici, per cui molti dei saloni sono stati divisi ed arredati con officine modulari, perdendo gran parte del loro fascino. 


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